mercoledì 19 febbraio 2014

BORSA del DISCO (pt.1)

Elenco dei dischi 45 giri più venduti nel corso dell'anno, ricavato dalle classifiche settimanali del mensile "MUSICA & DISCHI"
Tutti i dischi elencati (nelle pt) sono comparsi nella classifica in posizioni dal 1° al 15° posto.
estratto da
 

storia della discografia in italia dal 1960 al 1969 -(ed. 2001)



  1. 01) Nico Fidenco – Il mondo di Suzie Wong (duning-mogol-calabrese-panfilo)
  2. 02) Nico Fidenco – Legata ad un granello di sabbia (marchetti-fidenco)
  3. 03) Pino Donaggio – Come sinfonia (donaggio)
  4. 04) Connie Francis – Jelaouse of you (mendes-mascheroni)
  5. 05) Adriano Celentano – Non esiste l’amor (beretta-leoni-Vivarelli)
  6. 06) Ferrante & Teacher – Exodus (gold)
  7. 07) Tony Dallara – La novia (mogol-prieto)
  8. 08) Los Machucambos – Pepito (truscett-taylor)
  9. 09) Connie Francis – Chitarra romana (di lazzaro)
  10. 10) Al Caiola – I magnifici sette (Bernstein)
  11. 11) Umberto Bindi – Riviera (testa-moustaki-bindi)
  12. 12) Adriano Celentano – 24 nila baci (vivarelli-fulci-celentano)
        https://www.mediafire.com/?1d18rd7ol03sfaa

    Annabella - 15 gennaio 1961






    I LIBRI ALL'INDICE SONO PERICOLOSI.

    Il confessore mi ha imposto di disfarmi di una bella collezione di libri, perché sono all'indice.   Sono rimasta molto male, perché conservando  quelle belle edizioni non mi sentivo più colpevole che tenere in casa un bel mobile antico.                                                                               


    ____________________________________________


    HANNO AVUTO TROPPO?

    [...] può una mamma qualsiasi partecipare al quesito?  I miei figli sono piccoli ma provo dispetto nel vederli ignorare con indifferenza preziosi giocattoli, o romperli senza rimorsi, pensando a quanto è stato diverso per me.   Ma forse anche noi avremmo fatto lo stesso avendone molti.   E ora penso già: come diventeranno?   Per me la colpa o le colpe sono tante.   Il progresso, che apre le loro menti, ma che le logora, così che sono più nervosi.   E lo sbaglio di noi genitori nel dare a essi tutto, come volessimo ricompensarli delle nostre rinunce.   E la fede religiosa, assente o tiepida: le cattive letture, il vivere troppo presto fuori di casa e la moda di essere scettici, e l'avere troppo tempo per se stessi.   Anche noi avevamo i nostri interrogativi, le nostre ansie, ma non per questo ci guastavamo la gioia di un vestito nuovo, o di un pranzo in famiglia, o di una piccola gita.   Erano, queste, cose rare che godevamo intensamente.   Sono certa, però, che i più, passati gli anni verdi, ritrovino l'equilibrio, anche per il sopraggiungere delle responsabilità


    Noi genitori teniamo per noi l'angoscia di vederli ciondoloni, apatici, privi di entusiasmo.   In fondo essi pagano di persona.   Cosa non daremmo molti di noi quarantenni per ritrovare la felicità pura di una gita che facevamo a piedi, tanti compagni insieme, nei boschi più vicini, quando si tornava a casa stanchi, cantando, le braccia piene di fiori appassiti, e tanta luce negli occhi, di speranza, di amore per tutti.   Ecco ciò che loro non hanno avuto: saper gioire di queste piccole, importanti cose.   Perciò accettiamoli come sono e non domandiamo loro: "Perché non siete felici?".

    Giuliana

    [...] sono un ragazzo di diciassette anni e sono studente.   A nome dei miei coetanei ho deciso di scriverti.   I nostri genitori sono cresciuti in un periodo particolarmente brutto (la guerra).   Quando siamo nati noi il ricordo di quei tempi era talmente impresso nelle loro menti che hanno voluto darci una vita priva delle bruttezze che avevano visto o subito.   Ci hanno dato quindi più libertà, ci hanno ricolmati di comodità, ci hanno dato la loro amicizia più che il loro affetto, hanno cioè voluto riscattare con noi, tutto quello che loro non hanno avuto.   E cosa è accaduto?   Una cosa molto semplice: i ragazzi sono cresciuti prima del tempo, hanno cominciato a ragionare molto presto, si sono creati dei problemi non adatti a loro.   Un ragazzo a quindici anni ha già dei soldi in tasca, ed a sedici diciassette prova già le prime esperienze amorose.   E quando abbiamo già provato tutto della vita, che cosa accade?   Che diventiamo cinici, annoiati, tristi, ed allora cerchiamo sempre nuove esperienze  e nuove avventure.   Con questo non voglio incolpare i genitori e neanche i figli: ma voglio difendere i giovani da tutti quelli che vedono in noi una generazione depravata, senza ideali.   Perché invece noi abbiamo molti ideali, noi cerchiamo disperatamente di fermare la ruota della vita, ed è come se gridassimo: "Non voglio bruciare le tappe della vita, non vogliamo invecchiare a vent'anni, vogliamo essere normali.   E che avete fatto per noi?   Nulla.   Ci avete forse aiutati a capirci?   No.   Vi siete limitati ad accusarci e a ripetere che ai tempi vostri era un'altra cosa.
    (uno studente romano)

    ____________________________________________




    Ora che è popolare, che strapazza la pelliccia di visone come fosse un vecchio plaid, Mina ha inclinazioni sentimentali molto precise.   Infatti dice:   "Umberto Orsini mi piace molto, moltissimo.   Ha istinto, sensibilità, intelligenza, cultura; doti che non tutti hanno".

    Giulietta Acciaioli

    ____________________________________________


    • Perché se un cantante balla, gira su se stesso o si allontana la sua voce non perde volume ?
    • Perché i ballerini, d'improvviso e senza interrompere la danza vi danno l'impressione di cambiarsi di costume?
    • Com'è possibile vedere più volte sul video nel medesimo istante la stessa persona?
    A questi e ad altri interrogativi sui trucchi e sugli accorgimenti della Televisione risponde, in queste pagine, il giovane regista del "Musichiere", ANTONELLO FALQUI.

    a cura di Lietta Tornabuoni

    ____________________________________________

    sandra milo


    Una volta il malato veniva isolato, forse anche troppo, perché aspettasse in tutta tranquillità la guarigione.   Oggi si esagera in senso opposto: appena una persona si mette a letto, ecco il telefono sul comodino, la radio e il televisore in camera.   Distrazioni che non facilitano la distensione psichica di cui il paziente necessita.

    dott. Luigi Oreste Speciani
    ____________________________________________

    • il due pezzi a casacca
    • gli abitini eleganti
    • il paltò classico
    • il tailleur a giacca lunga
    • l'insieme più pratico


    giovedì 13 febbraio 2014

    Carla Fracci - Come sono diventata prima ballerina della Scala



    [...] Via Tallone, dove sono nata [...] è una strada breve, fiancheggiata da case basse, una strada come ce ne sono tante alla periferia delle grandi città.   A Milano, sembra fatta apposta per imprigionare la nebbia, di sera, e per liberarsene lentamente, quasi a malincuore, il mattino.[...]
    All'angolo, c'è un bar-bigliardo [...]   Tra i miei ricordi, [...] rivedo una radio, un grammofono a manovella e una pila di dischi.   Le voci nuove di Alberto Rabagliati, di Tina Allori e di Natalino Otto cantavano d'amore e di malinconia, un amore e una malinconia che sembrano tanto diversi e lontani da quelli di oggi.
    Allora, quando anch'io ero diversa, quel caffè di periferia delimitava il mio "regno incantato", il mio primo "teatro".   Il palcoscenico era invaso da sedie e tavolini.   Le luci della ribalta  luci discrete di vecchi lampadari - non avevano ancora cominciato ad abbagliarmi.   Nella sala, la gente chiacchierava e rideva: era un pubblico rumoroso e indisciplinato.  Spesso la sera, i miei genitori scendevano al bar e mi portavano con sé.   Io avevo cinque anni, ero una bambina timida e un po' scontrosa.   Restavo seduta tranquilla, in silenzio, a capo chino.   Poi, appena qualcuno metteva un disco sul grammofono, sembrava che dentro di me scattasse una molla segreta.   Mi lasciavo scivolare giù dalla sedia e seguivo la musica.



    Non potevo fare a meno di seguirla.   La musica mi trascinava, dovevo viverla, trasformarla in una cosa mia.   Così, incominciavo a ballare, improvvisando passi, volteggi e arabeschi che, d'istinto, si adeguavano al ritmo con un'interpretazione ingenua, ma personale.   Quando la musica si interrompeva, mi fermavo trasognata.   Intorno, scoppiavano gli applausi.   E allora, io tornavo nella realtà, ridiventavo una bambina timida e scontrosa che correva a rifugiarsi sulle ginocchia della mamma.
    I miei genitori erano fieri di me e del successo che riscuotevo tra i loro amici.   Non potevano prevedere che in quella specie di gioco avrei trovato una ragione di vita, il mio destino.   Anch'io non lo capivo: avevo un sogno, ma non riuscivo a esprimerlo, a isolarlo dagli altri che formano il mondo dell'infanzia.
    Un giorno, qualcuno mi aiutò a definirlo e, improvvisamente, quel sogno divenne unico, essenziale , insostituibile.   Avevo nove anni quando una signora amica di famiglia  suggerì ai miei genitori d'iscrivermi alla scuola di ballo della "Scala".   Ero nata per essere una danzatrice - diceva - e possedevo delle doti che dovevo valorizzare. [...]

    Carla Fracci
    (Grazia - 12 febbraio 1961)



    mercoledì 12 febbraio 2014

    Billboard Hot 100 (pt. 4)

     
     
     
     
    1. 37) The String A Long - Wheels (stephens-torred-wiggin')
    2. 38) Joe Dowell - Wooden heart (kaempfert-weisman-wise)
    3. 39) Pat Boone - Moody river (bruce)
    4. 40) Mar-Keys - Last night (axton-moman-newman-smith)
    5. 41) Dee Clark - Raindrops (clark)
    6. 42) Chubby Checker - Let's twist again (appell-mann)
    7. 43) Sandy Nelson - Let there be drums (nelson-podolor)
    8. 44) Chris Kenner - I like it like that (kenner-toussaint)
    9. 45) Ferlin Husky - Wings of a dove (ferguson)
    10. 46) Brenda Lee - Fool number 1 (fulton)
    11. 47) Bobby Vee - Rubber ball (schroeder-orlowski)
    12. 48) Shep & the Limeliters _ Daddy home (miller-sheppard)


     

    pubblicità - AGIPGAS


    lunedì 3 febbraio 2014

    il MUSICHIERE (7 gennaio 1961) - NUCCIA BONGIOVANNI - ADONIS

     
    Nuccia Bongiovanni (il personaggio della settimana), che nel 1961 tornerà davanti alle telecamere nel corso di una nuova serie di varietà televisivi, ha inciso per il nostro giornale Adonis.    La cantante del Musichiere figura nella rosa dei cantanti candidati al prossimo Festival di Sanremo
    [...]
    Debutto radiofonico
    "A vent'anni (1950) con l'orchestra diretta dal maestro Ceragioli, in un programma di canzoni"
    Debutto televisivo
    "Poche settimane dopo il mio matrimonio" (1953 con il maestro Giampiero Boneschi) "Da allora sono apparsa in tutti i programmi televisivi di musica leggera messi in onda dagli studi di Milano e di Torino.   Ero come un collo espresso sempre in viaggio tra Milano e Torino.   Poi il grosso dei programmi fu messo in onda dagli studi di Roma e le mie corse per prendere il treno ebbero termine."
     
     
     
     
    Le grandi inchieste del "MUSICHIERE"
    La televisione in Italia - 1ª puntata

     
    [...] Ora la notizia è ufficiale: il secondo programma televisivo sarà il regalo di Natale 1961 agli italiani.   È facile, però, che incominci a funzionare già in ottobre; [...] con un buon anno d'anticipo sulla data che era stata stabilita dalla convenzione tra lo Stato e la RAI-TV.
    Stando alla sistemazione degli impianti lungo la penisola, ne godrà il 67 per cento della popolazione; praticamente, siccome gli impianti serviranno le zone nelle quali è accentrata la maggior quantità d'apparecchi televisori, a goderne sarà l'85 per cento dei teleabbonati. [...] Il canone d'abbonamento, com'è giusto, non segnerà il minimo aumento: rimarrà fermo alle 12.000 lire annue, secondo la recente riduzione (va rammentato che sei anni fa era di 18.000 lire).    Ma per godersi il secondo programma occorre perfezionare gli apparecchi televisori.   Quelli del tipo più vecchio, per esempio del '54, dovranno avere l'ausilio d'un convertitore di canale e d'una speciale antenna; gli apparecchi già predisposti per la ricezione del secondo programma dovranno essere dotati d'un piccolo gruppo convertitore (la scatoletta del sintonizzatore) e dell'antenna; a quelli nuovi, ossia già pronti per la ricezione regolare, basterà l'aggiunta dell'antenna. [...]
    Osvaldo Pagani
     
     
    Le false notti della "DOLCE VITA"
     
     
    Il tratto di via Veneto che va da Porta Pinciana a Via Boncompagni è terra di nessuno.   In quei pochi metri di strada può succedere tutto e può non succedere niente; può fare lo spogliarello una celebre diva come un'illustre sconosciuta; può nascere il delitto che interesserà per giorni la cronaca nera dei quotidiani o può, un austero gentiluomo americano, essere "alleggerito" del portafoglio; può un attore rincorrere e picchiare i fotografi o possono le "passeggiatrici" inscenare una manifestazione di protesta.   Tutto è permesso, oramai, a questa strada e ai suoi abituali od occasionali frequentatori.   La vita notturna di Roma nasce e muore in questi pochi metri di asfalto. [...]
    Maurizio Costanzo
     
     
    In anteprima tutto il Festival di Sanremo
     

     
    • Venti cantanti più dieci autori-interpreti
    • Chi sono gli esordienti
    • Rocco Granata in volo da Bruxelles per "Carolina dai!"
    • Dieci giurie esterne nelle due prime serate
    • Come si vincono i gettoni d'oro
    • Mina canterà con Canfora, Dallara con Intra
    • Una poltrona costerà ventimila lire per sera
    • Caterina Valente rinuncia alla quarta serata
    Ernesto Baldo
     
     
     12 mesi di canzoni
    Questi sono i successi dell'anno
     
     
     
    Le classifiche di vendita dei dischi, adottate ormai da ogni pubblicazione specializzata di tutto il mondo, hanno dimostrato ampiamente di interessare il pubblico della canzone, sia per l'indicazione che forniscono nell'acquisto dei dischi migliori, sia per quel carattere di competizione che esprimono e che, negli Stati Uniti come in Italia, è molto sentito.   Gli ambienti musicali americani che dettano legge a tutto il mondo, non ragionano che citando le classifiche, siano esse del Variety, del Billboard o del Cash-Box, i tre grandi settimanali del genere. [...]
    In Italia non esiste ancora una mentalità di questo genere: lo scetticismo e la presunzione regnano sovrani e ciascuno ritiene che il proprio disco, a dispetto dell'evidente realtà rappresentata dal numero delle richieste, sia il più venduto di tutti.   Però da due anni a questa parte, da quando cioè è praticamente esploso, con l'ausilio dei juke-boxes, il boom discografico, la situazione è profondamente mutata. [...]
    Pino Candini
     
     
    Confidenze di Wilma De Angelis (2ª puntata)
     

     
    [...] Il mio nome ebbe la definitiva consacrazione nel gennaio 1959 quando partecipai per la prima volta al Festival di Sanremo.  
    La mia partecipazione a questo Festival mutò radicalmente il modo di pensare di mio padre nei confronti della mia attività professionale.   Egli si era persuaso che il mondo nel quale mi muovevo non era meno rispettabile di qualsiasi altro e che io possedevo abbastanza talento per affermarmi senza ricorrere a mezzucci.   Da allora divenne il mio più sagace consigliere, il mio più sicuro amico. [...]
    Wilma De Angelis
     
     
    Invitato dalla televisione per raccontarci le fiabe più belle
    In casa sua De Sica è un bambinone
     
     
    Vittorio De Sica sta in questi giorni registrando una serie di ventiquattro "Letture di favole" che andranno in onda a partire da una data non ancor precisata del prossimo febbraio [...]
    Virginia San
     
     
    Henri Salvador l'uomo orchestra
     
     
    Il cantante fantasia Henri Salvador, scritturato dalla televisione italiana per il prossimo varietà "Giardino d'inverno" si è rivelato come la più applaudita attrazione della stagione parigina.   Due sue canzoni, composte sei anni fa e rifiutate dagli editori, stanno diventando i successi del 1961. [...]
    Sorprendente è la sua agilità di giovane ballerino. "Semplicissimo" egli die: "lo yoga".
    Siccome non sapete se scherza o se parla sul serio, rimanete un po' sorpresi.   "Grazie allo yoga" egli riprende "resisto a qualsiasi fatica e sono sempre in forma".   Fra le altre cose, la dottrina buddista proibisce la carne nei pasti.   Henri Salvador si sottomette volentieri a questa proibizione, almeno nei limiti del possibile. [...] la dottrina buddista permette a Henri Salvador di vedere la vita in rosa.   "Mi permette" dice "d'essere gentile con tutti coloro che mi sono attorno e di credere nella bontà dell'umanità". [...]
    Agostino Gentili