[...] S'è parlato di demagogia, quasi che fosse demagogico aspirare ad un più alto tenore di vita, perseguire cioè l'ideale che guida l'intera città. [...] Il cardinale arcivescovo di Milano Giovambattista Montini ha ammesso le sofferenze degli scioperanti ed ha invitato le parti alla solidarietà, ma anch'egli ha espresso il disagio milanese per l'intrusione degli operai in piazza. [...] La Chiesa non disconosce l'indigenza, ma vuole farsi mediatrice seguendo il suo ideale corporativo. La verità è che essa temporeggia in nome della carità cristiana. Sente che lotta sindacale e modernità sono una cosa sola; per questo sollecita il ricco ad essere comprensivo e caritatevole, e il povero ad essere buono, a confidare nella provvidenza. Poi, quando il povero non contento d'attendere i premi del cielo, rivendica il suo diritto, eccolo trasformato in un sedizioso. [...] Il povero ha diritto ai pacchi-dono; lo scioperante domanda aumenti salariali che considera dovuti. Non chiede agli altri una rinuncia natalizia, ma rivendica qualche cosa di suo.[...] I pacchi-dono natalizi sono la grande trovata pubblicitaria della nostra classe dirigente in questa seconda metà del secolo, ma non corrispondono più alla realtà sociale di un paese in movimento. [...] sul sagrato [...] c'erano i figli della civiltà del benessere. Non scioperavano certo per ottenere il superfluo, ma neanche per fame. [...] è stato lo sciopero d'una società popolare eccitata da ciò che vede alla TV, al cinema, negli annunci pubblicitari, guidata dall'ideale dell'onesto benessere conquistato col proprio lavoro. [...]
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