domenica 23 novembre 2014

Salone Internazionale dell'Automobile di Torino (5 novembre 1961)

 




[...] non possiamo sottrarci alla tentazione di ascoltare due giovani "standiste" ossia quelle signorine pazienti e affabili che si fanno in quattro per soddisfare le esigenze dei clienti veri e potenziali ed anche dei semplici curiosi.   Sono le eroine sconosciute del Salone; coloro che faticano di più.    Ebbene ad esse è da attribuire occhio lungo e singolare esperienza nel giudicare le visitatrici.   In realtà le loro opinioni non sono molto lusinghiere verso certi "tipi umani" un pò troppo stilizzati, che frequentano sopratutto il padiglione più raffinato: quello dei carrozzieri.
Ne abbiamo ascoltate due: la prima, senza falsi eufemismi ci ha detto:  "Le visitatrici, per lo più, non guardano le macchine.   Considerano con attenzione il colore della carrozzeria e quello della tappezzeria; poi allungano il braccio e rapidamente valutano se quei colori si adatterebbero alla tinta del vestito che indossano in quel momento.   In altri termini vorrebbero una macchina per ogni vestito del loro guardaroba.   L'interesse tecnico manca totalmente.   Per esempio ho sentito più volte belle signore che, ritte dinanzi alla "Osca", domandavano: "Che cosa è quel coso tondo che sta di dietro?   quella specie di grosso cuscino?  Si tratta come si sa, della ruota di scorta.   Ma questo è un particolare che sfugge alle visitatrici.   Insomma queste care, eleganti signore convengono qui per sfoggiare belle acconciature e abiti di grandi case e considerano la macchina come un ornamento.   Beate loro che possono consentirsi un simile lusso..."
(la seconda) si dimostra, forse ancora più caustica: "In genere le donne - dichiara -  guardano più che le macchine come sono vestite le altre donne, specie se eleganti.   Pochissime sono coloro che hanno qualche conoscenza tecnica.   Quasi tutte si soffermano soltanto sui pregi della linea, anche se sono divise in due categorie: le amanti della linea classica ("Appia", "Giulietta" e simili), specialmente spider; e quelle - sono però in numero molto inferiore -  che prediligono le fuori serie ultramoderne.   E così vediamo passare sotto i nostri occhi volti ed espressioni che vanno dallo stupore, all'ammirazione, all'indifferenza e persino alla noia.   Insomma, decisamente, le signore preferiscono i bei vestiti alle macchine.    Che ne penseranno i mariti?

Giovanni Costa




 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento