[...] non possiamo sottrarci alla tentazione di ascoltare
due giovani "standiste" ossia quelle signorine pazienti e affabili
che si fanno in quattro per soddisfare le esigenze dei clienti veri e
potenziali ed anche dei semplici curiosi.
Sono le eroine sconosciute del Salone; coloro che faticano di più. Ebbene ad esse è da attribuire occhio lungo
e singolare esperienza nel giudicare le visitatrici. In realtà le loro opinioni non sono molto
lusinghiere verso certi "tipi umani" un pò troppo stilizzati, che
frequentano sopratutto il padiglione più raffinato: quello dei carrozzieri.
Ne abbiamo ascoltate due: la prima, senza falsi eufemismi ci
ha detto: "Le visitatrici, per lo
più, non guardano le macchine.
Considerano con attenzione il colore della carrozzeria e quello della
tappezzeria; poi allungano il braccio e rapidamente valutano se quei colori si
adatterebbero alla tinta del vestito che indossano in quel momento. In altri termini vorrebbero una macchina per
ogni vestito del loro guardaroba. L'interesse
tecnico manca totalmente. Per esempio
ho sentito più volte belle signore che, ritte dinanzi alla "Osca",
domandavano: "Che cosa è quel coso tondo che sta di dietro? quella specie di grosso cuscino? Si tratta come si sa, della ruota di scorta. Ma questo è un particolare che sfugge alle
visitatrici. Insomma queste care,
eleganti signore convengono qui per sfoggiare belle acconciature e abiti di
grandi case e considerano la macchina come un ornamento. Beate loro che possono consentirsi un simile
lusso..."
(la seconda) si dimostra, forse ancora più caustica:
"In genere le donne - dichiara -
guardano più che le macchine come sono vestite le altre donne, specie se
eleganti. Pochissime sono coloro che
hanno qualche conoscenza tecnica. Quasi
tutte si soffermano soltanto sui pregi della linea, anche se sono divise in due
categorie: le amanti della linea classica ("Appia",
"Giulietta" e simili), specialmente spider; e quelle - sono però in
numero molto inferiore - che prediligono
le fuori serie ultramoderne. E così
vediamo passare sotto i nostri occhi volti ed espressioni che vanno dallo
stupore, all'ammirazione, all'indifferenza e persino alla noia. Insomma, decisamente, le signore
preferiscono i bei vestiti alle macchine.
Che ne penseranno i mariti?
Giovanni Costa
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