lunedì 24 novembre 2014

Salone Internazionale dell'Automobile di Torino (7 novembre 1961)

 
 

Una delle cose più piacevoli, quando ci capita di provare una vettura, è di imparare a conoscere il cambio. Ciò nel caso di vetture "strane" come la Citroen Ami 6. E' appunto una delle macchine il cui cambio non ha la prima in alto, ecc. Con una macchina normale, con una macchina cioè come ce ne sono tante, il collaudatore vi dice semplicemente: "Guardi ha la prima in alto" e aggiunge invariabilmente "come sulla Fiat".
La Citroen Ami 6 non è di queste. Ha la prima in basso e, in corrispondenza di essa, la retromarcia. Uno, dunque, tira a sé la leva del cambio che è posta sul cruscotto e per innestare la seconda torna a spingere la leva ma spostandola leggermente verso destra. La terza è in basso nello stesso "asse" della seconda, mentre la quarta si trova di nuovo in alto e per infilarla occorre far si che la leva venga di nuovo premuta verso destra.
[...] I primi minuti della nostra prova, dunque li occupammo in questa bisogna, il che ci ha distratto per un certo tempo dalle altre caratteristiche del veicolo.
Soffermandoci, dunque, sull'estetica, dichiarando senza indugi che era difficile fare una macchina più brutta di questa. C'è un certo gusto dell'orrido, specialmente nel modo come è stata trattata la parte anteriore, degno di miglior causa. Ma la parola bruttezza non fa davvero paura alla Citroen.[...]
Con i suoi 600cc. di cilindrata appena, la Ami 6 è però una macchina da far invidia a una 1100, sebbene quel motore non possa far miracoli se non per quanto riguarda il consumo che ci dicono davvero irrisorio. Non può fare miracoli, dicevamo, nel senso della ripresa e della velocità massima, requisiti - d'altra parte - che in una macchina sono quasi sempre in funzione indiretta del consumo medesimo.
[...] Posto che non c'è da aspettarsi scatti fulminei al sopraggiungere del verde, vi sorprenderà piacevolmente in questa macchina l'ottima aderenza al terreno in rettilineo, il comfort da grande routiere e, meno, l'eccessivo coricamento in curva che non equivale - sia chiaro - ad una scorretta tenuta di strada, ma ad un semplice coricamento come quei guidatori che accompagnano con la testa le virate della loro macchina. Scarso il rumore del motore che tuttavia è un bicilindro e molto spazioso l'abitacolo.
Conoscendo la proverbiale solidità della Citroen non ci vuole molto a capire che anche questa sua ultima creatura rientra egregiamente tra le macchine splendidamente pratiche.

Driver

 
 


 

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