domenica 3 agosto 2014

I Professorini della Casa Bianca (Furio Colombo)

 
 
 
 
La sera del 27 gennaio, appena una settimana dopo la fastosa Inauguration con cui John Fitzgerald Kennedy aveva formalmente assunto la carica di Presidente degli Stati Uniti, l'amministrazione ebbe il suo primo incidente. Accadde nel botteghino dell'Arena Stage Theatre, quando l'impiegata addetta alle prenotazioni dei posti alzò il telefono e si sentì dire: "Sono Kennedy, non avete per caso due buoni posti per domani sera?" Si stava rappresentando 'Sei personaggi in cerca d'autore', e il teatro era esaurito da settimane. "Mi spiace signore, ma se vuol lasciarmi il suo nome si può vedere per qualche altra sera. Come ha detto di chiamarsi?" Breve imbarazzo all'altro capo del telefono, secondo la diligente ricostruzione della conversazione da parte di centinaia di cronisti, appena il fatto si è saputo.

"Sono... sono Kennedy, J.F. Kennedy. Il Presidente." "Potrebbe anche evitare di far perdere tempo a chi lavora, con questi stupidi scherzi," rispose seccata la signorina togliendo la comunicazione. Poco dopo un agente in motocicletta venne a lamentarsi alla direzione. "Il Presidente voleva due biglietti per domani ma la telefonista non gli ha neppure dato retta. Allora avete o no un paio di posti?" Il manager del teatro si sentì in dovere, dopo aver mandato al Presidente le sue scuse, di convocare in teatro una conferenza stampa. "Cercate di capire ragazzi, cercate di capire," ripeteva con pazienza tra il ronzio delle macchine da presa, sudando sotto le potenti "padelle" della televisione, di fronte alla solita folla di rosse facce robuste che fanno domande più spregiudicate e masticano sigari. "Cercate di capire. Prima di lui, nessun Presidente degli Stati Uniti si era sognato di venire a teatro."[...]

( "L' Illustrazione Italiana" - agosto, 1961)
 
 
 

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